Newsletter settembre 2025 – Isabella Tovaglieri

Ecco a te, la mia newsletter che contiene un riassunto delle attività del mese di settembre 2025.

Un abbraccio e buona lettura!

Tre province lombarde all’Europarlamento per dialogare sul futuro dei territori

Varese, Milano e Cremona, tre province che rappresentano i pilastri dell’economia lombarda, hanno varcato le porte del Parlamento di Strasburgo guidate da sindaci, assessori e consiglieri comunali, che hanno portato i punti di forza e le istanze dei rispettivi territori nei palazzi dell’UE durante la sessione plenaria. Con loro ho potuto confrontarmi sulle conseguenze delle normative europee sui nostri comuni, discutendo di temi strategici come l’industria, l’agricoltura, il lavoro e i servizi locali. È stato un dialogo prezioso, che conferma quanto sia importante mantenere vivo il collegamento diretto tra l’Unione e i territori, troppo spesso trascurati da un’Europa lontana e ideologica. Per parte mia continuerò a fare squadra con i nostri amministratori, portando avanti le battaglie per difendere la manifattura lombarda, il nostro patrimonio agricolo e il valore delle nostre comunità locali, e impegnandomi affinché la loro voce abbia il giusto peso nelle scelte dell’Unione.

Crescente clima d’odio nei confronti del governo Italiano, silenzio mancato per Charlie Kirk e tensioni europee, il mio contributo a 4 di Sera

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No al super-Stato socialista che sogna Von Der Leyen, sì a libertà e proprietà privata

L’Europa del futuro che progetta Ursula Von Der Leyen rischia di riportarci nel passato. Nel suo discorso sullo Stato dell’Unione, infatti, la presidente della Commissione ha spacciato per progresso un avvenire a dir poco fosco per i cittadini europei, prefigurando una sorta di super-Stato socialista nel quale ci sarà una mini auto elettrica uguale per tutti come nei regimi totalitari del secolo scorso, diminuirà la libertà sul web e sarà istituito un ‘Centro europeo per la resilienza democratica’ a metà tra polizia morale e controllo orwelliano. Se non si cambierà strada, questo modello di UE segnerà anche la fine della proprietà privata e dell’iniziativa imprenditoriale: le case finiranno sotto il controllo dello Stato o dei grandi gruppi economico-finanziari, mentre la libera iniziativa sarà sempre più frenata da una burocrazia soffocante, che bloccherà crescita e benessere per i territori. Questa deriva oscura e autoritaria che sogna Von Der Leyen è il peggiore incubo possibile per l’Europa e per questo la combatteremo in ogni modo.

Manifestazioni Pro-Pal, vandalismo e violenza, la guerriglia urbana tra le strade di Milano e Bologna. Il mio intervento a Restart

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Agroalimentare, il mio impegno per difendere le nostre eccellenze in Europa

Come componente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo non sono voluta mancare a Carpignano Sesia (NO) alla presentazione del Distretto del Cibo “Novara e Laghi”, nato con l’obiettivo di valorizzare e sostenere le produzioni d’eccellenza del territorio attraverso un lavoro di squadra tra enti, associazioni, produttori, consorzi, Università e amministrazioni locali. Riso, salumi, miele, zafferano, formaggi e carne del Novarese non sono solo una bandiera del Made in Italy nel mondo, ma rappresentano anche la nostra cultura enogastronomica e la nostra identità. Per questo ho ribadito ai promotori del Distretto il mio impegno in Europa per la tutela del nostro agroalimentare di qualità, messo a rischio da un Green Deal miope e ideologico, che penalizza l’agricoltura e l’allevamento, mettendo a rischio intere filiere. Con lo stesso spirito ho avuto il piacere di portare a Bruxelles l’Accademia del Pizzocchero di Teglio (SO), che ha impastato e fatto conoscere l’arte di questo piatto tradizionale valtellinese negli austeri palazzi dell’UE.

Il futuro anti-europeo dell’UE di Von der Leyen, a vantaggio dei Paesi esterni, e le misure economico-fiscali del governo italiano: il mio intervento su SkyTG24

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Sopralluogo della Commissione Casa UE a Milano: con occupazioni abusive più degrado e insicurezza

La piaga delle occupazioni abusive affligge tutte le città italiane, ma è nelle più grandi, come Milano, che il problema diventa esplosivo e non può più essere ignorato. Per questo, insieme alla commissione Casa del Parlamento europeo, di cui faccio parte, ho compiuto un sopralluogo in zona San Siro per toccare con mano le situazioni di abusivismo, criminalità e degrado, colpevolmente ignorati dalla giunta Sala, che rendono la vita impossibile alle persone perbene e ai più fragili, vittime di sopraffazioni e insicurezza. Dopo che il governo si è impegnato a combattere l’emergenza abitativa con un Piano Casa e ad accelerare gli sgomberi con il Decreto Sicurezza, la palla ora passa all’Europa, a cui abbiamo chiesto di sostenere la riqualificazione dei quartieri popolari milanesi, che finora è mancata. Mi auguro che durante il sopralluogo, al quale ho preso parte accanto alla collega Ilaria Salis, sostenitrice delle occupazioni abusive nonostante faccia parte della commissione Casa, anche lei abbia potuto prendere nota delle drammatiche conseguenze generate dalle scellerate politiche che lei stessa promuove in Italia e a Bruxelles.

Omicidio Kirk, nei consigli comunali del Varesotto il minuto di silenzio negato a Strasburgo

Il clima di odio seguito alla barbara uccisione di Charlie Kirk ha contagiato anche l’Europarlamento: non solo l’uccisione dell’attivista conservatore non è stata condannata in modo chiaro e inequivocabile, ma all’Aula di Strasburgo è mancato anche il coraggio di dedicargli un minuto di silenzio. Eppure, cinque anni fa, questo tributo era stato concesso a un altro cittadino statunitense, George Floyd, non assassinato mentre esponeva pacificamente le proprie idee come Kirk, ma deceduto durante un’operazione di polizia culminata con il suo arresto. Non possiamo accettare che di fronte alla morte si facciano beceri distinguo basati solo sulla convenienza e sulla propaganda politica e per questo, insieme al segretario provinciale della Lega Andrea Cassani, mi sono impegnata affinché il tributo negato a Kirk a Strasburgo si svolgesse in alcuni Consigli comunali della provincia di Varese, tra cui quello di Busto Arsizio. Una scelta tesa non solo a commemorare il giovane politico ucciso, ma anche a difendere la libertà di manifestare le proprie idee, sempre più osteggiata in Italia e in Europa.