Newsletter luglio 2025 – Isabella Tovaglieri

Ecco a te, la mia newsletter che contiene un riassunto delle attività del mese di luglio 2025.

Un abbraccio e buona lettura!

Casa, flash mob contro le occupazioni, difendiamo la proprietà privata

Nella commissione Casa del Parlamento UE si confrontano due visioni opposte sulle soluzioni ai problemi abitativi: da una parte Ilaria Salis, sostenuta dai centri sociali, che inneggia alle occupazioni abusive, dall’altra chi, come la Lega, è dalla parte della legge e della proprietà privata, e difende i diritti di chi acquista regolarmente un immobile o si mette in graduatoria per un alloggio popolare. Ho voluto ribadire questa posizione a Milano, in via Gola, uno dei quartieri a più alto tasso di occupazioni illegali, in occasione di un flash mob della Lega Giovani a cui hanno partecipato anche il coordinatore federale Luca Toccalini e il deputato lombardo Andrea Crippa. L’Europa non può diventare il megafono di chi giustifica soprusi e illegalità. Nonostante le contestazioni messe in atto dal centro sociale di via Gola, la nostra battaglia prosegue sia a Milano che a Bruxelles, dove chiediamo che il tema della casa sia messo al centro di politiche serie e non di campagne ideologiche.

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 Partenariato UE-USA, tariffe commerciali ed auspicabile revisione del Green Deal, il mio intervento a SkyTG24

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Europa ostaggio della Cina per le materie critiche, invertire la rotta

Se davvero Bruxelles vuole proseguire sulla folle strada della decarbonizzazione, che sta mettendo in ginocchio l’industria europea, deve almeno liberarsi dal giogo cinese, cercando e producendo sul suolo europeo materie e componenti necessari per la transizione elettrica. L’ho ribadito nel mio intervento alla sessione plenaria in occasione del dibattito sui rapporti dell’UE con la Cina, una dittatura a cui stiamo permettendo di espandersi a nostre spese. Mentre infatti l’Europa si è impantanata nel Green Deal tra vincoli, divieti e burocrazia verde, Pechino si arricchisce sempre di più non solo vendendoci auto elettriche e pannelli solari prodotti con le centrali a carbone, ma anche mettendo sul mercato, a prezzi da monopolio, le terre rare estratte e raffinate a costi ambientali altissimi. Nel frattempo continua a invaderci con merci prodotte senza rispettare alcuna regola, ci ruba la proprietà intellettuale e nuovi brevetti tecnologici senza che l’UE batta ciglio. Se vogliamo salvare la nostra indipendenza, la nostra economia e il nostro benessere, occorre al più presto invertire la rotta.

Trattative oltreoceano ed assenza di strategie reali in UE per il raggiungimento della pace, il mio punto di vista a Quattro di Sera

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Tagli alla Pac per il riarmo, il mio impegno a fianco degli agricoltori

Cresce la preoccupazione del mondo rurale per l’annunciato taglio di 86 miliardi alla Politica agricola europea e per la proposta di Bruxelles di far conferire la PAC in un fondo unico che accorpi anche energia, ricerca e difesa, di fatto mettendo questi settori strategici in forte competizione tra loro per le risorse. Si tratta dell’ennesima scelta miope, che minaccia gravemente la nostra agricoltura e che rischia di portare al tracollo il Made in Italy, già oggi messo in difficoltà da una competizione globale agguerrita, che premia l’agroalimentare di bassa qualità, come hanno tenuto a ribadire agricoltori di tutta Europa che si sono recati a Bruxelles contrastando la scelta di Von der Leyen. Come componente della commissione AGRI e come rappresentante in Europa della Lombardia, prima regione agricola d’Italia, mi preparo a battermi contro i tagli alla PAC, convinta che non possiamo barattare la sopravvivenza della nostra agricoltura e la sicurezza alimentare dei cittadini con una maggiore disponibilità di fondi per il riarmo e per le costosissime politiche green di Von der Leyen.

Caso Sala, “Salva Milano”, tremori in giunta a Milano e grande tenuta del governo nazionale con il Decreto Sicurezza, i miei interventi ad Agorà

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Sfiducia a Von der Leyen, i dubbi sui fact-checkers pagati dall’Ue

Anche se la presidente della Commissione UE Von del Leyen è uscita indenne dalla mozione di sfiducia presentata da una settantina di eurodeputati, il giudizio politico sul suo operato è sempre più negativo e la sua immagine è sempre più indebolita a causa delle scelte autolesioniste che in questi anni hanno messo in ginocchio imprese e famiglie e screditato l’immagine dell’UE: dall’assurdo stop ai motori endotermici al flop delle auto elettriche, dal piano di riarmo alla condotta opaca sui vaccini Pfizer. Per cercare di sviare l’attenzione dal discredito che ha ormai investito la guida dell’esecutivo europeo, la Commissione ha accusato la Russia di Putin di essere l’ispiratrice della mozione di sfiducia contro Von der Leyen, una lettura avallata da società di fact-checking definite “indipendenti”, che in alcuni casi sono poi risultate destinatarie di finanziamenti erogati proprio da Bruxelles. Una circostanza che solleva forti dubbi sulla loro effettiva imparzialità e che mi ha spinto a presentare un’apposita interrogazione alla Commissione UE.

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Confronto con il comparto del vetro per un’Europa che rispetti le imprese

Ho avuto l’opportunità di partecipare all’assemblea generale delle aziende associate ad Assovetro, un’importante occasione di confronto con i rappresentanti di un settore cruciale per la nostra economia e per la sostenibilità. Durante l’incontro ho ascoltato con attenzione le preoccupazioni degli operatori del comparto, soprattutto in merito al nuovo regolamento europeo sugli imballaggi, che Bruxelles sta cercando di imporre senza tenere conto delle specificità produttive dei singoli materiali. In particolare, ho approfondito con gli stakeholder le conseguenze che questa normativa rischia di avere sul vetro alimentare, come nel caso delle bottiglie, un materiale già oggi virtuoso in termini di riciclo e sicurezza. Le politiche ambientali non possono trasformarsi in un ostacolo alla competitività delle nostre imprese, né in un boomerang che danneggia chi investe da anni in filiere sostenibili ed efficienti. Continuerò a portare la voce di queste realtà in Europa, difendendo un approccio pragmatico e rispettoso delle eccellenze produttive italiane.