
Ecco a te, la mia newsletter che contiene un riassunto delle attività del mese di gennaio 2025.
Un abbraccio e buona lettura!
Crisi automotive, dal Commissario al Clima nessuna risposta concreta
Nella prima riunione della Commissione Industria del 2025, sono intervenuta nel dialogo con il Commissario al Clima Hoekstra, portando in aula il delicato tema del futuro dell’automotive europeo. Ho esposto al Commissario la drammatica situazione nella quale versa il settore automobilistico europeo, aggravata dalle sanzioni che le case automobilistiche dovranno pagare, da quest’anno, per non aver rispettato i limiti di emissioni di CO2 dei veicoli. Multe stimate in 15 miliardi di euro. Purtroppo dalla Commissione ho ricevuto risposte vaghe e incerte, senza che mai venisse affrontato il tema delle sanzioni, e con l’unico impegno ad aprire un “dialogo strategico sull’automotive” nelle prossime settimane. Nonostante nella mia replica abbia evidenziato come un tavolo di dialogo sia una misura assolutamente insufficiente, il commissario ha insistito che al momento Bruxelles non ha altro in programma, senza dare ulteriori delucidazioni su quale sia la volontà della Commissione. Nonostante l’incertezza dei palazzi europei, continuerò a lavorare in tutte le sedi per chiedere a Bruxelles risposte concrete per un settore cruciale per migliaia di imprese e cittadini.
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Accordo con Mercosur, in piazza a fianco degli agricoltori traditi dall’UE
L’ennesimo colpo basso dell’UE al settore agricolo europeo ha portato di nuovo i coltivatori a manifestare davanti ai palazzi dell’Eurocamera. Ho voluto portare la mia solidarietà ai presidi organizzati in occasione della sessione plenaria, incontrando e ascoltando i lavoratori di questo comparto fondamentale per l’autonomia dell’Europa. Un comparto tradito dall’accordo commerciale con i Paesi dell’America Latina aderenti al Mercosur, che penalizzerà non solo le filiere agroalimentari italiane ed europee, ma anche la salute dei consumatori. Aprendo le frontiere al cibo importato dall’America Latina, infatti, Bruxelles ha dimostrato ancora una volta di ignorare le esigenze delle nostre imprese agricole, che coltivano prodotti genuini e rispettosi dell’ambiente, accettando prodotti con standard di qualità e sicurezza inferiori e mettendo in pericolo le eccellenze che tutto il mondo ci invidia. È nostro dovere tutelare chi ogni giorno lavora la terra con passione e rispetto, garantendo al contempo prodotti sani e sicuri sulle tavole dei cittadini europei.
Islam, scontri e violenze: il mio intervento a Dritto e Rovescio
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Dopo i fatti di Milano e Busto, il mio impegno per rafforzare la sicurezza
Da Milano a Busto Arsizio, le ultime settimane hanno registrato un’escalation dei reati compiuti da cittadini immigrati, alla quale la politica è chiamata a rispondere con iniziative concrete. Per questo, di fronte alle violenze avvenute a Busto, mi sono subito adoperata perché fosse convocata una riunione operativa con l’amministrazione comunale e gli apparati di sicurezza, che nel frattempo, nel giro di sole 24 ore, hanno provveduto all’arresto e all’espulsione di due dei responsabili dell’aggressione di piazza Garibaldi. Al tempo stesso ho rimarcato la necessità di difendere le forze dell’ordine, che non possono essere attaccate e screditate quasi ogni giorno nelle piazze italiane ma, al contrario, devono essere supportate nel loro prezioso lavoro al servizio della comunità. Va in questa direzione la mozione che ho presentato con la Lega in consiglio comunale affinché gli agenti della polizia locale siano dotati del taser per garantire la loro operatività e incolumità nelle attività di presidio delle nostre strade, a tutela di tutti i cittadini perbene.
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Dibattito sul nuovo codice della strada, il mio intervento a Zona Bianca
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Dagli USA un vento di cambiamento, l’Europa prenda esempio
Dagli Stati Uniti soffia forte il vento del cambiamento e di fronte a uno scenario internazionale in rapida evoluzione, l’UE non può restare ancorata alle proprie politiche fallimentari su ambiente, industria, immigrazione e sicurezza, che ci stanno portando alla marginalità economica e geopolitica. In occasione dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, sono intervenuta nella sessione plenaria di Strasburgo per invitare l’Unione a prendere spunto dal discorso programmatico del Presidente USA per fare l’Europa “grande ancora”. Le nuove parole d’ordine della politica comunitaria devono infatti essere la fine dell’ambientalismo estremo, i rimpatri dei clandestini, lo stop all’obbligo di acquisto di sole auto elettriche, la difesa dei confini, lo sradicamento dell’ideologia woke e del politicamente corretto, la pace in Ucraina e in Medio Oriente. Parole di buonsenso, che la maggioranza dei cittadini europei si aspetta di sentire pronunciare anche a Bruxelles.
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Tregua tra Israele e Hamas e Caso Visibilia: i miei interventi a Agorà
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Allevamenti minacciati dai lupi, in Valle d’Aosta per illustrare la nuova normativa UE
La crescente minaccia dei lupi nelle aree rurali e nei territori montani, favorita dalle politiche europee per la conservazione indiscriminata della fauna selvatica, è particolarmente sentita in Valle d’Aosta, dove sono stata invitata a illustrare, nel corso di un evento pubblico, il declassamento del grado di protezione del lupo da “strettamente protetto” a “protetto”, un provvedimento promosso e sostenuto dalla Lega in Europa, da sempre vicina ad allevatori e cacciatori. Insieme al collega deputato Francesco Bruzzone ho fatto il punto su una scelta di buon senso, che non è un via libera all’abbattimento incontrollato dei lupi, ma che permette di tutelare, oltre alla fauna, anche attività strategiche per l’economia dei nostri territori, come l’agricoltura e l’allevamento. Di fronte agli oltre mille capi di bestiame uccisi e più di 400 dispersi ogni anno in Italia a causa dei lupi, è fondamentale bilanciare la protezione della biodiversità con la salvaguardia del benessere delle nostre comunità rurali e delle loro tradizioni.